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LAB ONLINE

 “Ci vedete e sentite tutti?”

“Si”. “No”. Facce buffe, smorfie, segnali di fumo.

“Ok! Spegnete tutti un attimo i microfoni che così proviamo a sentirci meglio”

“Aspetta a condividere lo schermo, guarda cosa sta facendo il tuo compagno prima”

“Bravo che stai aspettando”

“Aspetta che non ti vedo…”

 

E' così che sento e vedo i miei colleghi lavorare durante il Laboratorio 2.0 "versione post ultimo DPCM". 

Non so se ridere o aiutarli .... intanto osservo e inizio a riflettere...

Credo sia un'esperienza in cui molti possano immedesimarsi (smart working, call varie e questioni di scuola...)

                                                   

Sento un po' male”

“Ora posso condividere lo schermo?”

“Proviamo a riuscire e a rientrare.”

“Aspettate, proviamo a cambiare computer… telefono… tablet”.

“Oh no, si è spento lo schermo; voi ci vedete e sentite lo stesso?”

 

“Un attimo di pazienza che proviamo a sistemare tutto”. Mani fra i capelli, lo yoga che parte nel cuore, e lo sgurdo di sostegno del collega... 

"ragazzi grazie siete molto bravi perchè ci state mettendo tanta energia, io mi sento molto confusa ma ho tanta voglia di provarci!"


 Il tempo passa, tra un problema tecnico, uno sbuffo di scoraggiamento e una risata...

Il lab 2.0 qui a La Casa di Sophia, continua, nonostante le limitazioni avute e le fatiche derivanti dal dover sostenere il laboratorio, in modalità online... e come poteva non esserlo proprio per questo laboratorio?!?!.

Abbiamo la possibilità di far sperimentare concretamente il potenziale della rete con la vicinanza dell’adulto attraverso proposte di gioco e relazioni a distanza.



Siamo circondati da strumenti tecnologici – è un dato di fatto.

Perché demonizzarle? – ci precluderemmo solo la possibilità di entrare e costruire una nuova relazione con i nostri bambini/ragazzi.

Il nostro Lab 2.0 parte proprio da qui, dal voler accompagnare all’uso della rete, passando dalla conoscenza degli interessi dei bambini e dei ragazzi permettendo a noi adulti di metterci in gioco e sperimentare nuovi canali di comunicazione.



Ci mettiamo nei panni dei "nostri" ragazzi, a cui chiediamo tanto sforzo nel stare davanti al computer, ascoltarci, giocare, rispettare le regole, aspettare,.. quando si è a casa e si vorrebbe forse utilizzare il computer per altro.



Ma... Se non ci fossero i computer, i tablet, i cellulari: come avremmo fatto a sopravvivere in questo periodo? Sicuramente sarebbe stato tutto più bello, leggero: poter vedersi, giocare guardandosi negli occhi, abbracciarsi.

Ci saremmo risparmiati mal di testa, occhi arrossati nel dover stare troppo tempo davanti ad uno schermo... eppure…. Quante risate riusciamo a farci anche se a distanza, passare del tempo insieme diverso dal solito, sentendoci più vicini?!

Ricordiamoci sempre dello sforzo che stanno facendo i ragazzi e ricordiamoci di verbalizzarlo con loro!!!




“Gli mando un cuore, che fa sempre bene condividere amore”

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