Eccoci giunti alla terza puntata del nostro viaggio alla scoperta degli sport più popolari negli Usa: è la volta del baseball.
Il baseball, tradotto come palla base, è uno sport di squadra in cui due squadre composte da nove giocatori si affrontano per nove inning (o riprese) in ciascuno dei quali le due squadre si alternano nella fase di attacco e di difesa.
Il lanciatore della squadra in difesa lancia la palla
verso il battitore della squadra in attacco, che cerca di colpirla in
battuta con la mazza, in modo da avanzare in senso antiorario su una serie di quattro basi, poste agli angoli di un rombo chiamato diamante, e tornare infine al punto di partenza (casa base), segnando così un punto (run)
per la propria squadra. La squadra in difesa
cercherà di eliminare il battitore facendo giungere la palla ad una base
prima del battitore, oppure semplicemente afferrando al volo la palla
battuta.
Il primo incontro di baseball è datato 19 giugno 1846: fu giocato negli Stati Uniti, dove è uno sport molto popolare. Il campionato statunitense, la Major League Baseball è il più seguito a livello nazionale ed internazionale.
È suddiviso in due leghe, l'American League e la National League, le cui vincitrici si sfidano infine nelle World Series
al meglio delle sette partite; la squadra che per prima raggiunge
quattro vittorie vince il campionato e viene decretata Campione MLB (MLB Champions).
Spezzata dunque una sorta di “maledizione” che pare
si fosse abbattuta sulla squadra dopo l’”anatema” scagliato nel 1945 da
un certo Billy Sians, il quale era giunto a vedere le World Series in
compagnia della sua capra, provocando il malcontento degli altri spettatori che si erano lamentati
dell’odore del quadrupede; Sianis, che nel frattempo era stato
espulso dall’impianto sportivo, aveva maledetto la squadra, affermando
che non avrebbe più vinto il titolo.Tuttavia, oltre a questa incredibile storia, ne ruota un’altra intorno alla franchigia di Chicago: nel film di Robert Zemeckis del 1989, Ritorno al Futuro II, in una scena ambientata il 21 ottobre 2015, campeggia un gigantesco ologramma in cui si inneggia alla loro vittoria, predicendo l’evento dunque ben 27 anni prima e sbagliando la profezia di soli 12 mesi.
Peanuts,
i cui protagonisti giocano abitualmente a baseball con scarsi
risultati.
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